giovedì 30 gennaio 2014

Ave Atque Vale Murdher

Fuori dalla finestra imperversa una tempesta.
Sento nettamente scuotere le finestre e la sua furia abbattersi sopra tutto ciò che la sua mano riesce a raggiungere.
Credo sia un po’ quello che si agita anche nel mio animo o forse dovrei dire nel tuo.
Non avresti mai pensato che potessi farti una cosa del genere vero?
Ti ho tenuto rinchiuso per lunghi mesi, ma tu hai sempre saputo e creduto che non potevo lasciarti veramente, che non ti avrei mai abbandonato o dimenticato.
Sei arrabbiato con me non è così?
Posso quasi sentire il tuo ringhio nelle orecchie. Sei indignato lo so. Ti aggiri ancora come un animale in gabbia nella mia mente e sono quasi convinta che non mi lascerai presto.
Ti prego non farlo… MAI. Non potrei sopportare di perderti .

Abbiamo passato più di due anni insieme. Due anni in cui siamo cresciuti, abbiamo conosciuto tante persone amiche, tante altre invece hanno provato a farci del male, a spezzarci con discorsi pieni di parole vane. Ma noi, insieme, non ci siamo mai arresi.
Ed è questo che non riesci ad accettare vero? Il mio tradimento. A tuo avviso ti ho voltato le spalle.
Da zuccone quale sei, crederai che lo abbia fatto a cuor leggero, ma diavolo ormai dovresti aver imparato a conoscermi almeno un po’…
Non avresti dovuto fidarti di nessuno, lo hai imparato nella tua lunga esistenza ma io sono riuscita a dimostrarti il contrario, o almeno ci ho provato. E’ per questo che ora mi odi.
Se non ti avessi insegnato cosa volessero dire le parole amore, fiducia, amicizia, non ti sentiresti così. Eppure io non ho fatto nulla, anzi forse sei tu quello che più mi ha insegnato qualcosa. Lealtà, fratellanza, coraggio, non arrendersi mai e combattere per la propria causa. Tante, troppe cose per una piccola umana a tuo sentire. Vedo ancora il tuo ghigno beffardo mentre ti prendi gioco di me.

Eppure eccoci qui, entrambi. Insieme.
Abbiamo trovato un posto dove essere noi stessi, con le nostre innumerevoli stranezze e il nostro indicibile caratteraccio. Abbiamo scoperto l’amore e l’amicizia e senza rendercene conto siamo scivolati inaspettatamente nel focolare di una famiglia.
Ed ora invece, stiamo scrivendo quello che è un addio, o forse un arrivederci.
Stai combattendo come sempre, borbottando, ringhiando, cercando di obbligarmi a non proseguire. Devo farlo amico, sento che è la cosa giusta.
Te lo devo fratello.
Non so se e tra quanto ci rivedremo, se mai troverò di nuovo la forza di lasciarti uscire e prendere ancora una volta il sopravvento sulle mie dita e raccontare quella che è la tua storia.
Una cosa posso dirti e prometterti, non ti dimenticherò. Non ti abbandonerò come hanno fatto molti. Resterai sempre una parte di me. Forse la più vera e la più autentica.
Non posso far altro che ringraziarti per questo percorso, per tutto quello che insieme abbiamo fatto.
Grazie amico, fratello. Sei un guerriero unico e speciale.

Resterai il migliore, per me.

giovedì 6 giugno 2013

Coincidenze, Fato e Destino...

Non credo nelle "coincidenze", credo nel Fato, nel Destino.
Credo nella causalità.
La causalità con cui alcune persone entrano nella tua vita.
Nella causalità con cui ne iniziano a far parte, all'improvviso, senza chiederne il permesso. Prepotentemente prendono posto, si sistemano lì comodi sul divano come ospiti inattesi. Spesso diventano più importanti o necessarie di quelle che, invece, c'erano già.
E' a quel punto che capisci, che la casualità non c'entrava nulla.
In quel preciso istante realizzi che, semplicemente ti trovavi dove dovevi trovarti; nell'esatto momento in cui dovevi esserci.
Ogni avvenimento, decisione o spinta emotiva che ti hanno condotto , era scritta.
E la causalità non è più causalità, ma assume una nuova forma, chiamato Destino.
Sì, credo nel destino.Ogni persona che incontriamo, sfioriamo, amiamo, ha un suo perchè.
Ci influenza, ci cambia, ci rende migliori o peggiori, ma ci fa crescere per diventare poi, chi siamo destinati ad essere.

mercoledì 1 maggio 2013

Pensando al futuro...

Quando avrò un figlio, mentre mi crescerà nel ventre e dopo, quando sarà più grande, gli leggerò i miei libri preferiti. Crescerà imparando i valori contenuti in essi.
Gli leggerò Harry Potter per insegnargli che la magia esiste e che la felicità può essere trovata anche nei periodi più bui, se solo ci si ricorda di accendere la luce. 
Gli leggerò Le cronache di Narnia per insegnargli che la vita è un eterno viaggio, e che nonostante tutto non bisogna mai smettere di credere. 
Gli leggerò Twilight per insegnargli che il vero amore abbatte tutti gli ostacoli e le barriere.
Gli leggerò Shadowhunters per insegnargli a guardare sempre oltre, a superare le apparenze, a lottare per quello in cui si crede e che, il bene trionfa sul male, sempre.

Potrei andare avanti ed elencare altri 10-20 libri che potrei leggere a mio figlio, ma l'importante è che li leggerò... per fargli capire quanto importante e prezioso sia il dono che abbiamo. Per farlo crescere con una mente aperta, piena di speranza ed insegnamenti che provengono dalla storia, la nostra storia.

lunedì 29 aprile 2013

In Viaggio...


A volte quello che ci serve è solo staccare la spina. Alt. Stop. Un fermo immagine.
La monotonia della nostra vita, le abitudini, la routine quotidiana ci sta stretta. Inutile nasconderlo, tutti, almeno una volta, abbiamo avuto il desiderio di scappare. Andare via, il più lontano possibile. Iniziare daccapo, di nuovo, un’altra vita. Che sia diversa dalla precedente, piena di stimoli, soddisfazioni ed avventure.
Ma ciò succede solo nelle pagine, più o meno ingiallite, dei libri. E’ per questo che uno li legge. Per essere trasportato lontano, vivere mille avventure, ogni giorno diverse; per allontanarci da ciò che ci opprime, ci intristisce e ci schiaccia sotto il peso di quella che, per noi, è la realtà.
Quello che posso dire, dal mio modesto parere, tutto ciò è ammirevole.
Eroi. Sì definirei eroi queste persone, persone normali, con volti comuni che nonostante i problemi, la stanchezza, il desiderio di evasione…vanno avanti. Ogni sera tornano alle loro dimore, alle proprie famiglie con altri innumerevoli problemi. Questo per me è vero eroismo.
E’ facile, fin troppo direi, dire “lascio tutto, cambio vita”. Lo considero un fallimento. Un vecchio detto recita “Hai voluto la bicicletta? Ora pedala” Perché sì alla fine sono le nostre scelte che ci portano dove ci ritroviamo a stare, nel bene come nel male.
Ora mentre scrivo, neanche io so dove le mie dita e i miei pensieri mi porteranno; ma so che, ovunque sia, sarà uno splendido viaggio.
E’ proprio di viaggi che, forse, vorrei parlare.
Tu! Sì, proprio tu che stai leggendo, mi rivolgo a te.
Lo vuoi un consiglio?
Parti.
Viaggia. Esplora. Scopri. Impara. Cresci. Sbaglia. Innamorati…
VIVI!
Se non puoi farlo realmente allora fallo con la fantasia, ma parti.
Perché alla fine se ci pensate bene, la vita non è altro che un eterno viaggio. Fatta di svolte, bivi, salite e discese. Non sai mai dove ti porterà.
Ma è proprio questo il bello…
L’importante non è la meta, ma il viaggio.
A volte bisogna partire per poter arrivare, ed è quello che ho fatto io.
Valigia alla mano e tanti sogni ed aspettative nella testa.
Non so dove, se e quando arriverò…ma nel frattempo mi godo il viaggio.